mercoledì 5 febbraio 2014

La storia di Malala ad Alessano

La giornalista Viviana Mazza è autrice del libro Storia di Malala edito da Mondadori e sarà in Salento per un giro di presentazioni organizzate dalla Libreria Idrusa.
Il libro racconta la storia vera di Malala Yousafzai, la studentessa pakistana gravemente ferita dai talebani per il suo attivismo in difesa dei diritti civili e all'istruzione delle donne e delle bambine in Pakistan.
Nel 2013 Malala è stata candidata al Premio Nobel per la Pace.
presso 
La casa di Igor, Piazza Don Tonino Bello, Alessano
Interverranno
Maria Mazzone, Michela Santoro
Evento realizzato da:
Libreria Idrusa
Cooperativa Sociale L'Adelfia

Malala ha solo undici anni quando decide di alzare la voce. E ne ha quindici quando, in un giorno come tanti, mentre insieme alle sue amiche sta andando a scuola, i talebani tentano di ucciderla. Perché? Nel suo Paese, il Pakistan, si è scontrata contro chi vuole togliere alle ragazze e alle donne i loro diritti. Con l'appoggio della sua famiglia, Malala ha scelto di urlare il suo "no". Poco più che bambina, ha lottato senza armi né violenza, ma con il coraggio delle parole e dell'istruzione, con la forza della verità e dell'innocenza. A metà tra il documentario e il diario, attraverso gli occhi di Malala e il cambio delle stagioni nella valle di Swat, scopriamo la vita e le paure, le amicizie e i sogni di una ragazza lontana eppure vicinissima.

Interverranno
Maria Mazzone, Michela Santoro
Evento realizzato da:
Libreria Idrusa
Cooperativa Sociale L'Adelfia

Malala ha solo undici anni quando decide di alzare la voce. E ne ha quindici quando, in un giorno come tanti, mentre insieme alle sue amiche sta andando a scuola, i talebani tentano di ucciderla. Perché? Nel suo Paese, il Pakistan, si è scontrata contro chi vuole togliere alle ragazze e alle donne i loro diritti. Con l'appoggio della sua famiglia, Malala ha scelto di urlare il suo "no". Poco più che bambina, ha lottato senza armi né violenza, ma con il coraggio delle parole e dell'istruzione, con la forza della verità e dell'innocenza. A metà tra il documentario e il diario, attraverso gli occhi di Malala e il cambio delle stagioni nella valle di Swat, scopriamo la vita e le paure, le amicizie e i sogni di una ragazza lontana eppure vicinissima.

Presenteremo il libro: Venerdì 7 febbraio alle ore 18.00



Viviana Mazza è una giornalista del Corriere della Sera. Scrive per la redazione esteri, seguendo storie di donne e di uomini dall'Alaska al Pakistan. Nel 2010 ha vinto il Premio giornalistico Marco Luchetta dedicato ai bambini vittime della guerra. È tra le prime in Italia a raccontare con professionalità e passione la storia di Malala

Malala Yousafzai è una studentessa e attivista pakistana. È la più giovane candidata al Premio Nobel per la pace, nota per il suo impegno per l'affermazione dei diritti civili ed all'istruzione, bandito da un editto deitalebani, delle donne della città di Mingora, nella valle dello Swat.
All'età di tredici anni è diventata celebre per il blog, da lei curato per la BBC, nel quale documentava il regime dei talebani pakistani, contrari ai diritti delle donne, e la loro occupazione militare del distretto dello Swat. È stata nominata per l'International Children's Peace Prize, premio assegnato da KidsRights Foundation per la lotta ai diritti dei giovani ragazzi.
Il 9 ottobre 2012 è stata gravemente ferita alla testa e al collo da uomini armati saliti a bordo del pullman scolastico su cui lei tornava a casa da scuola. Ricoverata nell'ospedale militare di Peshawar, è sopravvissuta all'attentato dopo la rimozione chirurgica dei proiettili. Ihsanullah Ihsan, portavoce dei talebani pakistani, ha rivendicato la responsabilità dell'attentato, sostenendo che la ragazza “è il simbolo degli infedeli e dell'oscenità”; il leader terrorista ha poi minacciato che, qualora sopravvissuta, sarebbe stata nuovamente oggetto di attentati. La ragazza è stata in seguito trasferita in un ospedale di Londra che si è offerto di curarla.
Il 1º febbraio 2013 è apparsa la notizia che il partito laburista norvegese ha promosso ufficialmente la candidatura di Malala al Premio Nobel per la Pace 2013.
Il 12 luglio 2013, in occasione del suo sedicesimo compleanno, parla al palazzo delle nazioni unite a New York, indossando lo scialle appartenuto a Benazir Bhutto e lanciando un appello all'istruzione dei bambini di tutto il mondo.
Il 10 ottobre 2013 è stata insignita del Premio Sakharov per la libertà di pensiero.

Fonte: Libreria Idrusa, Alessano