mercoledì 29 giugno 2011

Ticket, centrosinistra battuto: “Lezione al vendolismo”

Trentadue voti a favore, trentuno contrari, due astenuti. Il centrosinistra regionale è stato battuto in aula su un emendamento del Pdl. Esenzione ticket per disoccupati, cassintegrati e famiglie

BARI – Trentadue voti a favore, trentuno contrari, due astenuti. Il centrosinistra regionale è stato battuto in aula su un emendamento del centrodestra di variazione al bilancio di previsione sull’esenzione del ticket, che sarà dunque esteso a disoccupati e cassintegrati, e loro famiglie. Dal bilancio regionale saranno stanziati 1,5 milioni di euro. Il governo Vendola si era detto contrario.

Nel Pdl, ovviamente, è il momento di cantare vittoria: “Grazie a noi e al nostro emendamento sull’estensione dell'esenzione ticket a disoccupati, cassintegrati e ai loro familiari, vengono tutelati i diritti dei più deboli”, dichiara in una nota il vicecapogruppo del Pdl alla Regione, Massimo Cassano. “Gli stessi – spiega - che il presidente Vendola solo a parole dice di rappresentare e mettere al centro della sua politica. A nome dei pugliesi ringraziamo quei colleghi del centrosinistra che si sono voluti differenziare dalla loro maggioranza indifferente ai veri problemi della gente, votando con noi”, ha poi aggiunto.

Il presidente del gruppo Udc, Salvatore Negro, sempre a proposito dell’emendamento che ha reintrodotto l’esenzione del pagamento del ticket, per motivi di reddito, per le prestazioni di assistenza specialistica, ha spiegato: “Non si possono coprire i buchi dei bilanci con i soldi delle famiglie. A queste soluzioni del governo ci opporremo sempre, così come abbiamo fatto oggi in aula sulla questione dell’esenzione ticket agli inoccupati e cassintegrati”.

“Siamo riusciti a portare in aula il dissenso che si è levato alto nell’ultimo periodo dalla società civile per voce dei sindacati – ha commentato il capogruppo Udc –. Non potevamo permettere che fossero le famiglie, soprattutto quelle più povere, a pagare gli errori della politica. Non è un caso che la maggioranza sia andata sotto su questo emendamento e che l’assessore al Bilancio Pelillo abbia preso l’impegno a rivedere i conti entro fine anno”.

Palese: “Vendola ha perso la faccia”
Caustico l’esposizione del capogruppo del Pdl alla Regione, Rocco Palese “Oggi Vendola ha perso davvero la faccia: siamo stati noi del centrodestra a proporre e far approvare all’aula l’emendamento”. “Nella legge di Bilancio 2011 il governo regionale aveva previsto questa estensione – aggiunge - senza tuttavia prevedere la necessaria copertura finanziaria. Per questo il governo nazionale aveva osservato la legge e il Consiglio regionale il 13 giugno scorso aveva abrogato i commi 1 e 2 dell’articolo13 della legge regionale di bilancio per il 2011. Oggi il nostro emendamento al Ddl di assestamento e prima variazione al Bilancio 2011, ha proposto di stanziare 1,5 milioni di euro dal Bilancio regionale per garantire questa estensione quantomeno fino alla fine dell’anno.

“Non contento del fatto che l’opposizione nell’interesse dei cittadini pugliesi stava rimediando ad un pasticcio del governo, l’assessore Pelillo ha espresso parere contrario, ammettendo in aula di non sapere quanti soldi servano per garantire la copertura finanziaria, né a quanto ammonti la platea dei destinatari della norma, dicendo quindi di fatto che la norma precedente era stata portata in aula dal governo Vendola alla cieca. Per fortuna – prosegue Palese - in aula ha prevalso il buon senso e la maggioranza è andata sotto. Una figuraccia per la sinistra sinistrata che della tutela dei poveri e dei deboli si occupa solo a parole”.

Per il consigliere regionale del Pdl, Saverio Congedo “è stata una bellissima vittoria del centro-destra contro il governo-Vendola, che le si era opposto con ferocia del tutto immotivata e degna comunque di miglior causa. Tanto più essa è esaltante ove si consideri che non viola affatto, come strumentalmente sostenevano i vendoliani, il piano di rientro dovuto al malgoverno di questi anni della Sanità pugliese, avendone noi reperito la copertura finanziaria dai fondi autonomi della Regione, in una valutazione di priorità che non poteva non premiare il diritto alla Salute delle fasce più deboli della nostra popolazione”.

“Questa vicenda, infine, evidenzia le mistificazioni e la crescente debolezza politica del vendolismo nella Regione che l’ha generato e che ne sta scontando le conseguenze sulla sua stessa carne viva. Una lezione, analoga a quelle emersa nella grande beffa dell’“acqua pubblica e gratuita”, utile per l’intera politica italiana”, conclude.