Pare ieri vedere Nichi Vendola seduto accanto al macho governatore della California Arnold Schwarzenegger alias "Terminator" che lo aveva invitato con un fax a partecipare a un summit sui cambiamenti climatici negli States. Il governatore della Puglia, reso popolare come "strano comunista con l'orecchino" grazie alla curiosità di alcuni grandi giornali d'oltreoceano, non si era per nulla risparmiato in giro per l'America. Come una trottola aveva collezionato un'abbuffata di incontri e convegni: da quello sull'inquinamento assieme a regista James Cameron all'università di Wasghington fino alla "lezione di politica" tenuta alla Georgetown di New York per spiegare agli studenti americani come sarebbe l'Italia di Nichi, proprio 'Terminator' aveva elogiato Vendola (unico italiano invitato al summit), per aver portato la Puglia al top nell'utilizzo delle energie alternative, soprattutto eolico e fotovoltaico. Gli aveva addirittura proposto di entrare a far parte di R20, il Regions of Climate Action, una nascente rete mondiale che raccoglie gli amministratori più virtuosi al mondo nella difesa dell'ambiente.
Ebbene, oggi, dalla Puglia ambientalista di Vendola giunge una notizia fosca: la Nextwind, società che produce fonti rinnovabili, chiude i battenti e manda a casa 20 giovani laureati assunti a tempo indeterminato. Motivo? Il governo regionale non autorizza i parchi eolici dopo quattro anni di paralisi per i progetti tenuti sede di valutazione di impatto ambientale. Secondo i responsabili della società i giovani laureati sarebbero potuti diventare 200 "se solo ci fosse stata data la possibilità", si legge sul sito dell’azienda www. lecce2080. it. I quattro progetti di Nextwind prevedevano la realizzazione un parco eolico composto da 17 torri per un totale di 51 megawatt nelle campagne tra Martano e Zollino; altre 14 torri da 42 megawatt tra Nardò e Salice Salentino; un terzo parco di 48 megawatt tra Galatone, Sannicola, Neviano, Seclì e Tuglie e un quarto quarto parco eolico da 33 megawatt, con 11 torri da impiantare tra Neviano e Parabita, nel Salento. Nonostante "il governo regionale ha dapprima ritenuto idonee quelle aree attraverso le norme vigenti" - si legge sul sito di Nexwind - "ora si parla di invasione selvaggia senza nemmeno valutare i quattro progetti". Sarà che il piano della Nextwind aveva effettivamente provocato dure critiche da parte delle associazioni ambientaliste timorose di un'invasione di impianti eolici nel tacco d'Italia. Sarà che pare appena ieri vedere Lecce tappezzata di gigantografie con la scritta "Lecce 2080" a sostegno dei progetti di Nextwind ormai ridotta a perdita di opportunità per decine di laureati già assunti.
Va però detto che in Puglia, come in Sardegna, il business dell'eolico è nel mirino delle Procure. Un'inchiesta della magistratura di Bari condotta dai sostituti Eugenia Pontassuglia, Ciro Angelillis e Giuseppe Scelsi sta cercando di far luce su "società create ad hoc per accedere a finanziamenti pubblici". Non sarà forse il caso di Nextwind, (glielo auguriamo) ma probabilmente la giunta regionale di Vendola avrà preferito vederci chiaro prima di avventurarsi in altri passi falsi. Del resto l'inchiesta sull'eolico è solo un filone che, per i magistrati, accomunerebbe nel metodo gli appalti nella sanità pugliese che hanno messo nei guai il senatore del Pd Alberto Tedesco, già assessore in conflitto di interessi della precedente giunta Vendola imputato di associazione a delinquere. La sua richiesta d'arresto è stata negata con voto contrario bipartisan dalla Camera (tranne Italia dei valori) nonostante i magistrati hanno portato a galla un sostanzioso giro di tangenti e appalti truccati grazie a precedenti indagini partite da un'altra inchiesta: quella su escort e droga che ha portato alla recente condanna a 2 anni di Giampi Tarantini, corriere della cocaina nelle vacanze sarde nei pressi di Villa Certosa. Di tutto ciò Vendola non ha detto nulla durante il suo fortunato tour americano. Chissà se a 'Terminator' sarà giunta notizia della chiusura di Nextwind.
Daniele Martinelli
Ebbene, oggi, dalla Puglia ambientalista di Vendola giunge una notizia fosca: la Nextwind, società che produce fonti rinnovabili, chiude i battenti e manda a casa 20 giovani laureati assunti a tempo indeterminato. Motivo? Il governo regionale non autorizza i parchi eolici dopo quattro anni di paralisi per i progetti tenuti sede di valutazione di impatto ambientale. Secondo i responsabili della società i giovani laureati sarebbero potuti diventare 200 "se solo ci fosse stata data la possibilità", si legge sul sito dell’azienda www. lecce2080. it. I quattro progetti di Nextwind prevedevano la realizzazione un parco eolico composto da 17 torri per un totale di 51 megawatt nelle campagne tra Martano e Zollino; altre 14 torri da 42 megawatt tra Nardò e Salice Salentino; un terzo parco di 48 megawatt tra Galatone, Sannicola, Neviano, Seclì e Tuglie e un quarto quarto parco eolico da 33 megawatt, con 11 torri da impiantare tra Neviano e Parabita, nel Salento. Nonostante "il governo regionale ha dapprima ritenuto idonee quelle aree attraverso le norme vigenti" - si legge sul sito di Nexwind - "ora si parla di invasione selvaggia senza nemmeno valutare i quattro progetti". Sarà che il piano della Nextwind aveva effettivamente provocato dure critiche da parte delle associazioni ambientaliste timorose di un'invasione di impianti eolici nel tacco d'Italia. Sarà che pare appena ieri vedere Lecce tappezzata di gigantografie con la scritta "Lecce 2080" a sostegno dei progetti di Nextwind ormai ridotta a perdita di opportunità per decine di laureati già assunti.
Va però detto che in Puglia, come in Sardegna, il business dell'eolico è nel mirino delle Procure. Un'inchiesta della magistratura di Bari condotta dai sostituti Eugenia Pontassuglia, Ciro Angelillis e Giuseppe Scelsi sta cercando di far luce su "società create ad hoc per accedere a finanziamenti pubblici". Non sarà forse il caso di Nextwind, (glielo auguriamo) ma probabilmente la giunta regionale di Vendola avrà preferito vederci chiaro prima di avventurarsi in altri passi falsi. Del resto l'inchiesta sull'eolico è solo un filone che, per i magistrati, accomunerebbe nel metodo gli appalti nella sanità pugliese che hanno messo nei guai il senatore del Pd Alberto Tedesco, già assessore in conflitto di interessi della precedente giunta Vendola imputato di associazione a delinquere. La sua richiesta d'arresto è stata negata con voto contrario bipartisan dalla Camera (tranne Italia dei valori) nonostante i magistrati hanno portato a galla un sostanzioso giro di tangenti e appalti truccati grazie a precedenti indagini partite da un'altra inchiesta: quella su escort e droga che ha portato alla recente condanna a 2 anni di Giampi Tarantini, corriere della cocaina nelle vacanze sarde nei pressi di Villa Certosa. Di tutto ciò Vendola non ha detto nulla durante il suo fortunato tour americano. Chissà se a 'Terminator' sarà giunta notizia della chiusura di Nextwind.
Daniele Martinelli