venerdì 14 ottobre 2011

Sud Italia a rischio: aumenta il pericolo desertificazione

Il nostro meridione, e con esso alcuni dei paesaggi più belli d'Italia, rischia di assomigliare alle distese di sabbia dei deserti africani. A lanciare l'allarme è l'Annuario dei Dati Ambientali - Edizione 2010, opera dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale in sinergia con il Sistema agenziale, presentato a Roma.

In Italia, anche se non presenta la drammaticita' di altre aree del pianeta, il fenomeno della desertificazione sta assumendo sempre piu' evidenza in almeno cinque regioni (Sardegna, Sicilia, Basilicata, Puglia e Calabria) e segnali negativi provengono anche da altre aree nelle regioni centro-settentrionali. Tenendo conto che il concetto di desertificazione rappresenta il massimo degrado ambientale di un suolo, dall'applicazione dell'indice ESAI (Environmentally Sensitive Areas Index), ottenuta utilizzando la metodologia MEDALUS all'intero territorio nazionale, si evince che la Sicilia con circa il 70% della sua superficie regionale presenta un grado medio-alto di vulnerabilita' ambientale, seguita da Molise (58%), Puglia (57%) e Basilicata (55%). Sei regioni presentano una percentuale di territorio compresa fra il 30% ed il 50%, per altre sette regioni (Calabria, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Veneto e Piemonte) tale superficie territoriale si pone fra il 10 ed il 25%, mentre in tre regioni (Liguria, Valle d'Aosta e Trentino) le percentuali sono abbastanza contenute e comprese fra il 2% ed il 6%.
Il suolo, insieme ad aria e acqua, e' essenziale per l'esistenza delle specie viventi, in quanto svolge una serie di funzioni che lo pongono al centro degli equilibri ambientali. Tali funzioni possono essere compromesse dall'inaridimento del terreno fino a scomparire del tutto. E con esse il patrimonio paesaggistico più bello del nostro paese.
(VG)